Versi liberi

Ti guardo, mi guardi

attraverso il display del cellulare

ci guardiamo senza parlare

e ci dividono kilometri

ma è una distanza superficiale

se poi ti sento vicino

e quasi riesco a sentire l’amore

che urla il tuo cuore

e che mi fa rabbrividire.

Ti guardo senza dire niente

che tanto con te non ce n’è bisogno

che tanto riesci a decifrare

tutti i miei silenzi.

Ti guardo perché non posso farne a meno

e osservo il modo in cui

abbatti senza sforzi tutte le barriere

che attorno mi sono costruita.

Non hai paura di scoprire,

di scoprirmi,

non hai paura di scavare e di andare a fondo.

Vuoi spogliarmi, sì,

ma i vestiti li lasceresti lì.

La difesa cade,

lo scudo pure: niente più paura.

Spogliami come vuoi tu,

te lo lascio fare.

Spogliami dalle insicurezze,

dalle ferite che non si sanno rimarginare,

dai brutti ricordi che non so affrontare,

dai nodi in gola che non riesco a sciogliere,

dalle perdite che non so colmare,

dal passato da cui non faccio che scappare.

Spogliami,

come solo tu sai fare.