L’affare Della Serra

Commedia semiseria in 4 atti di Natascia Vincenti e Antonio Sparascio

Cinque persoaggi:

  • Maresciallo Oronzo Lupo, un carabiniere onesto e normalmente intelligente che cerca di fare bene il proprio mestiere.
  • Appuntato Primo Logatto, giovane ed ingenuo delle cose del mondo ma dotato del buon senso tipico delle persone semplici.
  • Brigadiere Firmato Mirandola, braccio destro del maresciallo Lupo, intelligente e desideroso di risolvere il caso.
  • Marianna Della Serra, sorella gemella di Annamaria, giovane, bella e spregiudicata.
  • Crocefissa Addolorata Morì coniugata Santacroce, di fu Felice Morì, portinaia del palazzo di casa della famiglia Della Serra, bisbetica, costretta su una sedia a rotelle per via di una malattia autoimmune ma dotata di un’intelligenza fuori dal comune.

Ambientata nel 1953, è la storia di una ragazza di Maglie, Annamaria Della Serra, che esce di casa un pomeriggio di Aprile e non fa più ritorno. Viene ritrovata morta, sulla spiaggia di Lido Conchiglie (Gallipoli), dopo due giorni. Sembra tutto semplice, forse un suicidio, forse un malore. Ma non è così. A teatro, se qualche compagnia teatrale vorrà metterlo in scena, vi sveleremo la trama e il finale.

Ambientata in un paesino del basso Salento, la commedia si ispira ad una storia ormai dimenticata, quella sì, un pasticciaccio brutto. I protagonisti della nostra commedia, infatti, si trovano a vivere una storia molto simile ad un’altra, veramente accaduta, il primo mistero mediatico della nostra martoriata repubblica e rimasto, naturalmente, insoluto: il caso della morte di Wilma Montesi, una storia capace di rivaleggiare, per quanto intricata, contraddittoria e piena di colpi di scena, con i migliori gialli di Agatha Christie. Con la sola differenza che, in questo caso, non c’è Hercule Poirot a dipanarne la matassa. Così, Wilma e Annamaria resteranno per sempre due giovani ragazze morte annegate in seguito ad un malore, sul bagnasciuga di una spiaggia.

E’ proprio il groviglio inestricabile che viene fuori quando si cerca di mettere insieme i pezzi del mosaico, ad averci fatto scegliere, nella nostra commedia, una strada più semplice, nella quale i fatti principali non vengono offuscati da depistaggi, testimonianze contraddittorie e dicerie che hanno il solo scopo di rendere impossibile venirne a capo.

Con un finale a sorpresa, una tesi assurda, ma forse mica tanto.