Quattro chiacchere con una pettegola della storia: Natascia Vincenti.

Mi piace parlare con Natascia; con lei, è come partire per una destinazione ignota. L’argomento, di solito, è una scusa per iniziare, poi il resto viene da sé, entra senza bussare e si siede al centro dei nostri discorsi. Con lei, posso parlare di un piatto di orecchiette e minchiareddhi, e ritrovarmi a discutere di San Teodoro patrono di Torrepaduli, di Brindisi e di Venezia (prima che venisse giudicato troppo ortodosso e sostituito dal più canonico evangelista Marco).
Abbiamo iniziato a scrivere qualcosa insieme, per gioco, io e Natascia; prima una commedia, ora un romanzo ambientato… tra storia e leggenda. Non è difficile restare affascinati dai suoi voli pindarici. Come si può definire una come Natascia? Probabilmente, il modo più corretto è quello che lei stessa si è dato: una pettegola della storia. A lei non basta cercare i documenti e le fonti, lei cerca di immaginare i contorni, quelli che nessuno storico si sognerebbe mai di tramandare. Esattamente quello che fa una pettegola. Eppure, i suoi discorsi sono molto più coerenti di quelli della storiografia ufficiale e le domande alle quali da una risposta verosimile sono tante, tante di più.
Sabato 22 aprile, data numerologicamente propizia, Natascia parlerà a Supersano. Terrà una piccola conferenza con il proposito di far innamorare i partecipanti del proprio territorio, partendo dai suoi studi di biologa sistematica e finendo chissà dove. La serata è organizzata dalla Consulta giovanile di Supersano, ed inizierà alle 18:00.
Noi ci saremo e vi aspettiamo.
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Ragionamenti tra storia e leggenda