Venerdì 3 marzo

Ho passato un piacevolissimo tempo parlando con Gino Greco di RadioVenere. Lui, da anni, tiene una rubrica di cultura e libri, Sillabe di Seta si chiama, nella quale cerca di seminare l’amore per i libri e per l’arte in generale, in tutte le sue forme. Abbiamo ripercorso alcune tappe del Passo a Due, riconoscendo i luoghi e i tempi ma, soprattutto, cercando di comprendere come quei sedimenti della memoria possano diventare altro; attraverso quali meccanismi, se di meccanismi si può parlare, un ricordo può diventare altro e smettere di appartenerci.

E’ stato bello ripercorrere strade comuni, luoghi andati e sorridere di come la Torre di Palane sia, nel romanzo, un locale notturno del quale ci sembra di non ricordare l’esistenza. E’ stato piacevole ripercorrere gli incroci letterari, i rimandi, scoprirne anche di inconsci e chiederci in quanti, oggi, ricordino ancora cos’è la “catena di affetti che né io né lei possiamo interrompere”, chi è Donatella, e Birillo. In quanti abbiano riconosciuto il plenilunio di primavera in cui il gatto Behemoth diventa irrequieto o altre facezie come queste. Sono cose che fanno parte di noi, del nostro modo di vedere la vita e le cose. Chissà se qualcuno, leggendo il Passo a Due, sia penetrato davvero nel fondo di quei sentimenti, abbia, se pure per un istante soltanto, provato la solitudine dei protagonisti, nascosta dietro le parole.

E’ stato davvero un bel tempo trascorso insieme. Magari, chissà, ne riparleremo Venerdì 3 marzo quando, insieme ai meravigliosi Salvatore Cezza e Lucio Margiotta, presenteremo il Passo a Due a Tricase.