Polemiche sulla spiaggia nello sporco del mare di agosto e relativo aumento dell’entropia del sistema per l’estate del 2020

  • Prendimi il dopo-sole.
  • Ma non te lo sei già messo il dopo-sole?
  • No.
  • Vabbè. Vuoi che te lo spalmo?
  • Un po’, dietro la schiena che da sola non ci riesco.
  • Va bene così?
  • E strofina, che se no non si assorbe. Hai preso la borsa frigo dalla macchina?
  • No. Cazzo.
  • E adesso cosa beviamo? Qua si muore, ci sono almeno cinquanta gradi. Sempre il solito. Niente ti posso chiedere. Devo fare sempre tutto da sola.
  • Adesso vado a prenderla.
  • E vorrei vedere!
  • Un attimo solo, fammi mettere il cappellino.
  • Senza devi andare, così impari la prossima volta.
  • Lasciamo perdere che fa caldo.
  • Eh, lasciamo perdere, va’!
  • Vado a prenderti questa cazzo di acqua e speriamo che ti affoghi.

  • Io ho fatto il master a Londra, mica sono rimasta qui come tutti ‘sti sfigati. E adesso mi sento dire da … da questi qui, che poi chiamarli Africa è pure un favore perché neanche quello, lasciamo stare che è meglio. Io non sono razzista però guarda che questi qua, terroni di merda, guarda che questi capiscono solo una cosa, il bastone. A Milano con cavolo che succedono queste cose.
  • Guarda che a Milano è anche peggio.
  • E che ne sai?
  • Io sono di Milano.
  • E’ proprio una questione di evoluzione. Ce li siamo portati dietro ma questi stanno ancora nel medioevo e forse nemmeno lì.
  • Magari fossero rimasti all’antica Roma.
  • Eh, magari stanno ancora lì. Le congiunture economiche straordinarie hanno portato ad una diminuzione sostanziale delle prospettive di crescita e di conseguenza ad un ridimensionamento dei progetti di integrazione a breve tra i due rami dell’azienda. A me, capisci? Nel culo ve le ficco le congiunture economiche, stronzi.
  • E che vuol dire?
  • Che mi lasciano a casa!
  • Bestie.

  • E allora gli ho detto guardi che non siamo per niente tutti uguali. Un omosessuale, che io poi con questi discorsi sembra come se chissachè, a me che mi frega di come vuole scopare uno a casa sua. Però qui si parla di bambini, capisce? Bambini.
  • E secondo lei è meglio lasciarli nei cosi, negli orfanotrofi?
  • Che c’entra! Bisogna darli ad una famiglia. Ma come vuole che crescano dei bambini che non sanno chi è il padre e chi è la madre.
  • Leggevo che i peggiori delinquenti di questo paese vengono tutti da famiglie normali.
  • Ecco, e lei che ne sa?
  • Niente, però l’avrebbero detto alla televisione. No?

  • Io lo dico sempre: bisogna svegliarsi, smetterla con questa politica che non serve a niente. Bisogna dire va bene, tu sei di sinistra, quello è di destra, non ce ne frega un cazzo. Sediamoci e vediamo di trovare una strada per portare questo paese verso un futuro decente. In Europa facciamo ridere i polli. Io sono stato a Londra.
  • Allora saprai che Londra non è più in Europa.
  • Non dire minchiate. Cerchiamo tutti insieme un modo per far funzionare le cose fondamentali, quelle importanti. Facciamo decollare il tessuto produttivo di questo paese e e cerchiamo di pensare europeo. E magari impariamo l’inglese che mi vergogno di sentire certe castronerie.
  • Anche imparare l’italiano non sarebbe male.
  • E a cosa ti serve?

  • Perché non leggiamo un libro?
  • E finora che hai fatto?
  • Quello non era un libro, era un giornale.
  • Vabbè, è lo stesso.
  • E allora andiamo da qualche parte.
  • Ti stai annoiando?
  • Sì.
  • E allora andiamo in albergo che con quel perizoma me lo fai arrivare in gola.
  • Stronzo, tu pensi solo a scopare.
  • Non è colpa mia se sei nata per fare sesso.
  • Casomai tu sei nato per fare sesso. Per me non è così importante.
  • E va bene, vuol dire che dopo ti leggo un libro.
  • Mi compri qualcosa?
  • Tutto quello che vuoi.