In risposta a “Provocazione violenta (stupro a Eliat)

Per ricordare a me stesso che l’umanità, a volte, è capace di cose meravigliose

Benedetto sia ‘l giorno, et il mese, et l’anno,

et la stagione, e ‘l tempo, et l’ora, e ‘l punto

e ‘l bel paese, e ‘l loco ov’io fui giunto

da duo begli occhi che legato m’ànno;

et benedetto ‘l primo dolce affanno

ch’i’ ebbi ad esser con Amor congiunto,

et l’arco, et le saette ov’i’ fui punto,

et le piaghe che ‘nfin al cor mi vanno.

Benedette le voci tante ch’io

chiamando il nome de mia donna ò sparte,

e i sospiri, et le lagrime, e ‘l desìo;

et benedette sian tutte le carte,

ov’io fama l’acquisto, e ‘l pensier mio,

ch’è sol di lei, sì ch’altra non v’à parte.

Francesco Petrarca

Dico che l’umanità, a volte, è capace di cose meravigliose perché è troppo facile additare il mostro e, di conseguenza, mettersi dalla parte dei giusti, ritengo che il mostro non sia altro da noi, lo portiamo dentro, uomini e donne, in ogni momento. Ognuno è, nelle condizioni che la vita gli presenta, un essere meraviglioso o un mostro. Non è facile pensarlo davanti ad una mostruosità come lo stupro, l’estremo disprezzo per la dignità di una donna. Una mostruosità che si aggiunge ad altre mostruosità. C’è qualcosa di profondamente sbagliato nel mondo che abbiamo creato, altro non riesco a dire, perché provo vergogna per tutti noi, per la nostra debolezza.